Trebisacce, lì 23/06/2009
Egr. Sig. Giuseppe Malatacca,
ho letto a pag. 23 del mensile socio-culturale “rassegna”della anrp,n.4-5 di Aprile-Maggio 2009,la notizia del conferimento,alla memoria,della Croce al Merito di Guerra 1943-45 da parte del Ministero della Difesa,a suo fratello,il sottocapo Domenico Malatacca, nato a Trebisacce il 18 febbraio 1922 e deceduto a Firenze nel 1947 a causa delle ferite e per le malattie contratte durante il Secondo conflitto mondiale. Anch’io come cittadino e come Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci della Sezione di Trebisacce,ho partecipato alla toccante cerimonia,svoltasi nella sala consiliare del comune,e ancora conservo intatto il ricordo di quando il primo cittadino l’Arch. Mariano Bianchi,ha appuntato sul suo petto,il distintivo con due stellette e la medaglia commemorativa della Guerra di Liberazione 1943/45. E’ stato un momento di grande emozione per me e non è stato difficile ripercorrere con la memoria dei momenti difficili vissuti in prima persona in guerra. Spetta a noi ex combattenti il dovere di ricordare Domenico Malatacca,così come ricordiamo ogni anno il IV Novembre altri militari caduti in guerra e ancora ricordiamo Alfredo Lutri e Antonio De Meo,i nostri eroi. Il ricordarli,la loro memoria,riteniamo, che sia solo la giusta ricompensa verso chi ha contribuito,con il suo sacrificio a costruire le basi per una società meno ostile, meno cruenta,più vivibile, più solidale,più rispettosa della persona umana e sempre nel pieno riconoscimento della Pace quale valore che trova generale condivisione sociale. Ancora ricordo che la stampa locale ha pubblicato e divulgato la notizia e oggi,sono contento,di rileggerla su di una rivista autorevole e dedicata quale “rassegna” e aggiungo,che sarà mia cura conservarne una copia che esporrò come “quadro”,in Sezione Combattenti, in Memoria del grande sottocapo Domenico Malatacca,per noi tutti,e a livello educativo per i giovani,affinchè possano apprendere,con la guida degli insegnanti,e apprezzare che la libertà di oggi è una conquista del sacrificio degli uomini di ieri,che occorre ricordare e mai dimenticare.
Distinti Saluti
Michele Lofrano
(Presidente Associazione Combattenti e Reduci)
Trebisacce
Egr. Sig. Giuseppe Malatacca,
ho letto a pag. 23 del mensile socio-culturale “rassegna”della anrp,n.4-5 di Aprile-Maggio 2009,la notizia del conferimento,alla memoria,della Croce al Merito di Guerra 1943-45 da parte del Ministero della Difesa,a suo fratello,il sottocapo Domenico Malatacca, nato a Trebisacce il 18 febbraio 1922 e deceduto a Firenze nel 1947 a causa delle ferite e per le malattie contratte durante il Secondo conflitto mondiale. Anch’io come cittadino e come Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci della Sezione di Trebisacce,ho partecipato alla toccante cerimonia,svoltasi nella sala consiliare del comune,e ancora conservo intatto il ricordo di quando il primo cittadino l’Arch. Mariano Bianchi,ha appuntato sul suo petto,il distintivo con due stellette e la medaglia commemorativa della Guerra di Liberazione 1943/45. E’ stato un momento di grande emozione per me e non è stato difficile ripercorrere con la memoria dei momenti difficili vissuti in prima persona in guerra. Spetta a noi ex combattenti il dovere di ricordare Domenico Malatacca,così come ricordiamo ogni anno il IV Novembre altri militari caduti in guerra e ancora ricordiamo Alfredo Lutri e Antonio De Meo,i nostri eroi. Il ricordarli,la loro memoria,riteniamo, che sia solo la giusta ricompensa verso chi ha contribuito,con il suo sacrificio a costruire le basi per una società meno ostile, meno cruenta,più vivibile, più solidale,più rispettosa della persona umana e sempre nel pieno riconoscimento della Pace quale valore che trova generale condivisione sociale. Ancora ricordo che la stampa locale ha pubblicato e divulgato la notizia e oggi,sono contento,di rileggerla su di una rivista autorevole e dedicata quale “rassegna” e aggiungo,che sarà mia cura conservarne una copia che esporrò come “quadro”,in Sezione Combattenti, in Memoria del grande sottocapo Domenico Malatacca,per noi tutti,e a livello educativo per i giovani,affinchè possano apprendere,con la guida degli insegnanti,e apprezzare che la libertà di oggi è una conquista del sacrificio degli uomini di ieri,che occorre ricordare e mai dimenticare.
Distinti Saluti
Michele Lofrano
(Presidente Associazione Combattenti e Reduci)
Trebisacce