mercoledì 9 dicembre 2009

Trebisacce-10/11/2007: Discorso alla manifestazione

Trebisacce, lì 10 Novembre 2007

Oggi 10 Novembre 2007 è l’anniversario del 4 Novembre che con trionfo è stato la vittoria della guerra del 15/18. E’ la giornata delle forze armate e dell’Unità d’Italia. Io come socio e come Presidente del Collegio dei Sindaci dell’Associazione dei Combattenti e Reduci di Trebisacce, e ne sono fiero, Vi do a tutti un abbraccio affettuoso con la bandiera Italiana. La bandiera Italiana che ha fatto furore perché è ricca di trionfi e di onori. Vi dico a tutti vogliamoci bene che la vita una sola volta viene. Un saluto va al nostro Sindaco Architetto Mariano Bianchi che con il suo sorriso non è mai stanco. Un saluto va ai suoi collaboratori che lavorano con tanto impegno e tanto amore. Un saluto affettuoso va al comitato religioso. Un saluto e un ringraziamento va a tutti le autorità competenti. Oggi voglio ricordare tutti gli eroi che hanno dato la vita per la Patria. Un requiem va al bersagliere Alfredo Lutri, medagliato d’oro, a cui il corso principale e il campo sportivo gli è stato intitolato. E una eredità di storia a Trebisacce ha restato. Ognuno che passa dal corso A. Lutri lo ammira con tanto amore e dice: “Questa è la città del medagliato d’oro”. Al fronte Russo l’eroe Lutri prestava servizio come ‘portordine’ quando alla guida della sua moto Guzzi 500 insieme al suo compagno di motocicletta il nemico gli ha intimato l’ALT , ma l’eroe non si è fermato e il nemico li ha sparati. E per questo atto eroico è stato premiato. Anche se gravemente feriti riuscirono a raggiungere il posto di medicazione e disse Alfredo Lutri, da fiero Bersagliere, al dottore:”Abbiate cura prima del mio compagno e poi delle mie ferite.” Il compagno si è salvato e lui è morto dissanguato. Anche per questo atto eroico e amor di Patria che l’hanno premiato. I Comandanti Leoni e Duio hanno riferito di questo grande gesto al Re. Un eroe è nato perché al compagno la vita ha salvato. Le autorità con la medaglia d’oro al valor militare lo hanno premiato. Benito Mussolini il 15 ottobre 1942 l’onorificenza ha firmato. E la madre a Roma, davanti all’altare della Patria, è stata ricevuta dal Re Vittorio Emanuele III che la medaglia d’oro al petto gli ha attaccata e le disse:”Signora voi siete una donna onorata! Nella storia voi restate.”- Il nostro eroe prima di morire disse al Capitano Leoni:”Consegnate la mia camicia insanguinata alla mia cara mamma sfortunata e per il mio ricordo un bacio gli portate.”. La camicia dal Leoni alla mamma Giuseppina Costa è stata consegnata e quante lacrime ha versato! La mamma disse ,prima di morire ai suoi cari:”La camicia insanguinata la voglio nella bara per tenermela tanto cara. Un requiem va all’eroe Ottavio De Meo- 1918- sottotenente con medaglia d’argento. Primo eroe di Trebisacce. All’eroe è stata intitolata la piazzetta davanti alla stazione ferroviaria di Trebisacce. Ottavio De Meo gravemente ferito ha dato ordine ai suoi soldati di resistere alla ritirata. Un requiem va al tenente Pasquale Romanelli. E’ stato decorato con croce di guerra, al fronte russo, nel 1942. Poi con i suoi meriti è arrivato a Maggiore dell’esercito. Dopo il 1973 è stato Presidente dei Reduci e Combattenti di Trebisacce. Lo ha fatto con tenacia e amor di patria fino al 1993. Il tenente Scillone Ettore decorato con due medaglie di bronzo per atti eroici nel 1916. Decorato con due croci di guerra,per atti eroici, il Caporale Carrozzo Leonardo fronte greco 1941. Poi decorato con croce di guerra,per atti eroici, il soldato Lizzano Giovanni nel 1918 .Un saluto va anche ai militari di Trebisacce della seconda guerra dei Partigiani che si sono distinti nella guerra di liberazione contro i Tedeschi e che oggi vedo con le medaglie decorati. Voglio ricordare il grande maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, che ha firmato il famoso armistizio l’8 settembre, e che a me la vita ha salvato. Dalla guerra, pieno di pidocchi e vestiti lacerati, come un mendicante, dalla cavalleria di Bagnoli, a casa a piedi sono tornato, con i miei 18 anni. A me la vita ha salvato. Ho mandato la mia ricostruzione della guerra del ’43 al fondatore del museo storico Badogliano a Grazzano Badoglio (AT) di Asti al signor Alessandro Allemano e lui mi ha risposto :”La tua storia farà storia e sarà esposta nel museo di Badoglio”. Un libro della vita di Badoglio in omaggio mi ha mandato e io l’ho tanto apprezzato e di cuore l’ho ringraziato.
Questi soldati vanno sempre ricordati e non vanno mai dimenticati. Alla Patria la vita hanno dato. Un saluto e un abbraccio da Lofrano Michele che risiede a Trebisacce.
Michele Lofrano

Nessun commento:

Posta un commento